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A PHARMAEVOLUTION LA PRESIDENTE DI FEDERFARMA ANNAROSA RACCA: LAVORIAMO PER LA SOSTENIBILITA' DEL SISTEMA

(pubblicato il 29/10/2013)

Si è così parlato, per quanto concerne la dimensione locale, di ricetta digitale e di dpc. L’accordo sulla distribuzione sta per completare l’iter formale e ai farmacisti in sala Mangano ha detto sinceramente la sua sull’intesa: «Non è forse il migliore accordo che sia mai stato firmato, ma siamo riusciti a strappare per le rurali condizioni economiche tra le più alte in assoluto e questa era una delle nostre principali preoccupazioni». Di ricetta digitale, invece, si è parlato sia nel convegno della mattina sia nel seminario del pomeriggio, organizzato da Promofarma per aggiornare i titolari le ultime indicazioni di dettaglio provenienti dall’assessorato: «Verranno adottati alcuni accorgimenti che renderanno meno facile ai medici eccedere con la non sostituibilità in ricetta» ha detto tra le altre cose Sergio Buffa, dirigente della Regione «ma il sistema monitorerà anche la sostituzione effettuata in farmacia e consentirà di mettere sotto la lente i farmacisti che sostituiscono quando non è necessario».
 
Tra i temi di respiro nazionale, invece, i prossimi appuntamenti con rinnovo della Convenzione e riforma della remunerazione: «Il ministro Lorenzin ha detto che vuole rinnovare il Patto per la salute entro Natale» ha spiegato la presidente Racca «e per la fine dell’anno deve essere messa in pista la nuova remunerazione. Stiamo lavorando per gradi su entrambi i fronti con un doppio obiettivo: assicurare la sostenibilità della farmacia e creare i presupposti per un superamento definitivo della distribuzione diretta». E a proposito di sostenibilità, un “avvertimento” ai titolari è arrivato dal presidente dell’Enpaf e dell’Ordine dei farmacisti di Roma, Emilio Croce: «La liberalizzazione degli orari sta mettendo in crisi in molte città il servizio notturno» ha detto «ma sta anche mettendo in crisi proprio quelle farmacie che si inventano le aperture più strane. Poi non stanno nei costi e quando se ne accorgono è troppo tardi». Di qui la considerazione del rettore dell’Università di Catania Giacomo Pignataro, secondo il quale «sarebbe opportuno dare ai farmacisti già nel corso universitario nozioni che appartengono all’economia aziendale» E quindi la conclusione del vicepresidente Nicolosi: «La farmacia italiana conserva la tripla A nel gradimento dei cittadini ma è un voto che tocca a noi mantenere anche coltivando il giusto spirito imprenditoriale, perché solo innovando e acquisendo capacità manageriali si batte la crisi».