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FARMACI E INTERNET: SUI MOTORI DI RICERCA CRESCONO LE RICERCHE PER NOME GENERICO

(pubblicato il 29/11/2013)

Sono le due indicazioni che arrivano dalla ricerca condotta da Alkemy, società italiana di consulenza digitale, attraverso l’aggregazione di dati provenienti da Censis, Google Usa e Google Trends Forrester. La fotografia che ne scaturisce conferma il crescente successo dei nuovi media come “contenitori” di informazioni sulla salute, tanto che a usarli è ormai un terzo degli italiani. I pazienti di casa nostra, in particolare, cercano sul web informazioni, commenti e scambi di esperienze. E se il medico di famiglia rimane la fonte primaria dalla quale ottenere indicazioni di carattere clinico (56%), Internet viene consultato più del farmacista (l’11% contro il 4%) quando si tratta di ottenere chiarimenti sulle patologie (90%), sulle strutture cui rivolgersi (59%) o per confrontarsi con altri utenti. In ascesa anche i servizi on line: per le prenotazioni di visite e di esami passa dal web il 15% degli italiani, mentre il 3% acquista farmaci.
 
La tentazione è quella di legare il fenomeno all’evoluzione di una società più “acculturata” in tema di sanità e di farmaci. Induce a tale ipotesi anche il fatto che per alcune categorie di farmaci le ricerche effettuate sui motori web vedono sempre più spesso l’uso del principio attivo in sostituzione del nome commerciale: Aspirina e Tachipirina prevalgono ancora su acido acetilsalicilico e paracetamolo, ma su Google le “query” con la parola ibuprofene hanno ormai superato quelle con Moment o Spidifen.