FARMACI DI FASCIA C, PER LA CORTE UE E' MOTIVATA L'ESCLUSIVA ALLLE FARMACIE
                                            
                                                
                                                (pubblicato il 06/12/2013)
                                                                                            
                                            
                                             Il dispositivo, in sostanza, accoglie integralmente le conclusioni 
presentate il 5 settembre dall’avvocato generale Niels Wahl: la 
distribuzione delle farmacie sul territorio è pianificato attraverso lo 
strumento della Pianta organica, che «può rivelarsi indispensabile per 
colmare eventuali lacune nell’accesso alle prestazioni». Gli esercizi di
 vicinato, invece, non sono soggetti a pianificazione e in caso di 
liberalizzazione della fascia C si concentrerebbero nelle località più 
redditizie e attraenti, mentre le farmacie vedrebbero diminuita la 
propria clientela «e, di conseguenza, una parte significativa dei loro 
introiti».
Per la Corte europea – così come per l’avvocato Wahl – la questione 
della sostenibilità economica è centrale: la perdita di reddito arrecata
 alle farmacie dalla liberalizzazione della fascia C, infatti, «potrebbe
 causare non soltanto una diminuzione della qualità del servizio», ma 
anche «la chiusura definitiva» di alcuni presidi, da cui «una penuria di
 farmacie in determinate parti del territorio e, pertanto, un 
approvvigionamento inadeguato di medicinali quanto a sicurezza e 
qualità». Se ne deduce, concludono i giudici, che un’eventuale 
liberalizzazione della fascia C «avrebbe ripercussioni negative 
sull’effettività dell’intero sistema di pianificazione delle farmacie e 
quindi sulla sua stabilità». In altri termini, l’esclusiva sull’etico 
non rimborsato è funzionale «all’obiettivo di assicurare un rifornimento
 di medicinali alla popolazione sicuro e di qualità» e quindi «alla 
tutela della salute»; il fatto che la liberalizzazione riguarderebbe 
soltanto farmaci pagati interamente dal cittadino «non può ridurre la 
portata di un rischio simile».
Soddisfazione per la sentenza da parte dei titolari: «I giudici europei 
hanno accolto integralmente le argomentazione del Governo italiano e di 
Federfarma» commenta la presidente del sindacato, Annarosa Racca « anche
 l’Unione riconosce che la Pianta organica serve ad assicurare sicurezza
 e qualità nella dispensazione al pubblico dei medicinali e che 
l’esclusiva sulla fascia C rappresenta per le farmacie il corrispettivo 
degli oneri che il servizio impone. Sono anni che rintuzziamo gli 
attacchi di chi considera superato o ingiustificato questo sistema, la 
Corte di giustizia dice invece che è giustificato e perfettamente 
commisurato ai suoi scopi, la tutela della salute pubblica».