UE: SPESA SANITARIA E APERTURA ALLA FARMACIA DEI SERVIZI
                                            
                                                
                                                (pubblicato il 02/07/2014)
                                                                                            
                                            
                                            E’ una delle conclusioni su Crisi economica e assistenza sanitaria elaborate il 20 giugno dal 
Consiglio dei ministri dell’Unione europea. Il calo della spesa in 
sanità pubblica è una realtà già sperimentata in molti Stati membri e, 
proprio per evitare ulteriori escalation, il Consiglio dei Ministri 
della salute ha approvato, tramite le suddette conclusioni, specifiche 
raccomandazioni che i Paesi Ue sono invitati a mettere in pratica nei 
loro Piani sanitari nazionali.
 
Alcune di queste, in particolare, sembrano aprire spazi importanti alla 
nuova farmacia dei servizi nel suo ruolo di snodo con gli altri 
professionisti sanitari e con gli operatori sociali impegnati sul 
territorio. Pare andare in tal senso soprattutto la richiesta del 
Consiglio Ue di rafforzare le politiche di promozione e di prevenzione 
sanitaria, fondamentali per impegnare efficientemente risorse pubbliche e
 risparmiare denaro rispetto alla ben più costosa assistenza 
ospedaliera. Ugualmente rilevante, e legata alla necessità di garantire 
la continuità assistenziale ospedale/territorio, la raccomandazione che 
chiede di «considerare metodi innovativi di integrazione tra assistenza 
primaria e ospedaliera e tra assistenza sociale e sanitaria». Infine, 
non tocca la farmacia dei servizi ma parla di spesa farmaceutica la 
raccomandazione con cui i ministri Ue della Salute chiedono maggiore 
cooperazione e scambio di informazioni tra gli Stati membri, al fine di 
gestire in maniera efficiente i costi del farmaco assicurandone allo 
stesso tempo sostenibilità ed equo accesso.