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FEDERFARMA, DAI TAGLI ALLA FARMACEUTICA GRAVI EFFETTI SUL SERVIZIO

(pubblicato il 15/12/2014)

  Misure, aveva detto qualche governatore, che potrebbero toccare la spesa per beni e servizi così come quella per i farmaci. «In caso di nuovi tagli alla convenzionata» è il commento che Annarosa Racca, presidente di Federfarma, ha affidato ieri a un comunicato «le farmacie non riusciranno più a garantire servizio e occupazione. Non si capisce il perché, ma chi governa continua a lasciare intatte le voci di bilancio in cui si annidano gli sprechi e le inefficienze per accanirsi invece sulla farmaceutica convenzionata, che da anni non fa registrare sfondamenti».
 
Intollerabile anche la fine riservata alla spending review, chiusa in un cassetto e dimenticata. «Persiste la vecchia logica di tagliare dove è più facile» prosegue Racca «dimenticando che la spesa farmaceutica convenzionata rappresenta poco più del 10% del Fondo sanitario nazionale ed è strettamente monitorata, a differenza di altre voci. Grazie anche ai dati forniti gratuitamente dalle farmacie, infatti, l’amministrazione pubblica sa, in qualsiasi momento, quale farmaco viene dispensato e a chi, da quale medico è stato prescritto e con quali costi per il sistema».
 
L’invito che Federfarma rivolge alle Regioni, quindi, è quello di concentrarsi su misure che non penalizzino i cittadini ma colpiscano realmente sprechi e inefficienze. «Al Governo e al Ministro Lorenzin, che hanno sempre sostenuto la necessità di non apportare ulteriori tagli alla farmaceutica» conclude la presidente «chiediamo infine un intervento per scongiurare tagli che porterebbero alla chiusura di molte farmacie, con gravi conseguenze per la salute dei cittadini».